Avete mai pensato di coltivare lo zafferano per casa o come fonte di reddito? La coltivazione di questa spezia preziosa richiede dedizione e conoscenza, ma può risultare gratificante. Vediamo la guida completa su come coltivare lo zafferano nell’orto con il metodo NO DIG!
Table of Contents
- Video sulla coltivazione dello Zafferano nel compost
- Video sulla raccolta, estrazione, essiccazione e conservazione dello zafferano!
- Lo zafferano: cormi, spate, fiori e stimmi!
- Come si coltiva lo Zafferano
- Il ciclo vitale dello Zafferano: dalla fioritura alla riproduzione
- I bulbi di zafferano non sono tutti uguali
- Coltivazione dello zafferano: quale terreno scegliere?
- Quanti bulbi di zafferano acquistare
- Quando si trapianto i bulbi di zafferano nel terreno
- Come coltivare lo zafferano nell’orto: coltivazione annuale o poliennale?
- Lavorazioni da effettuare dopo la messa a dimora dei bulbi
- Come coltivare lo zafferano nell’orto: la raccolta
- Utilizzo e conservazione dello Zafferano
- Quanti fiori occorrono per fare 1 grammo di zafferano?
- Considerazioni economiche sulla coltivazione dello zafferano
- L’importanza di studiare su un corso serio!
Video sulla coltivazione dello Zafferano nel compost
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Video sulla raccolta, estrazione, essiccazione e conservazione dello zafferano!
Lo zafferano: cormi, spate, fiori e stimmi!
Prima di iniziare con la lettura dell’articolo, dobbiamo fare conoscenza con alcuni termini che ritroveremo spesso.
I bulbi dello zafferano sono noti come cormi. Quando si risvegliano iniziano a sviluppare dei getti, noti come spate, che emergono dalla superficie del terreno.
Da queste spate si sviluppano foglie sottili, di un bel colore verde. Queste foglie seguono un andamento strisciante. Contemporaneamente all’emergere delle foglie, appare anche un fiore con tonalità viola.
Da questo fiore si estrae la preziosa spezia, ma solo attraverso la raccolta degli stimmi che verranno poi essiccati.
Gli stimmi altro non sono che tre piccoli filamenti rossi, parte integrante dell’apparato femminile del fiore.
Come si coltiva lo Zafferano
La coltivazione dello zafferano, la spezia derivata dal bulbo del crocus sativus, richiede una conoscenza accurata del suo ciclo di lavorazione.
La pianta di zafferano è un esempio di adattamento alla coltivazione poiché non si trova allo stato selvatico. La sua crescita avviene solo attraverso la cura attenta e l’impegno dei coltivatori.
La pianta non può riprodursi attraverso i fiore in quanto sono sterili, questa avviene attraverso la moltiplicazione dei bulbi, o cormi.
Il ciclo vitale dello Zafferano: dalla fioritura alla riproduzione
La Fioritura Breve e Preziosa
Il ciclo vegetativo dello zafferano è un processo ricco di sfumature. La fase della fioritura, che dura solo un mese, si verifica approssimativamente da metà ottobre a metà novembre.
Tuttavia, le date esatte possono variare in base alla regione e alle condizioni climatiche. L’inizio della fioritura può essere influenzato da fattori come la temperatura e la luminosità, creando un ritmo naturale unico.
Durante questo periodo, i campi di zafferano si colorano di meravigliose tonalità viola.
Dopo la fioritura avviene la crescita vegetativa
Dopo il periodo intenso della fioritura, lo zafferano entra in una fase di crescita vegetativa che dura fino alla primavera.
Durante questi mesi, le foglie si allungano per catturare la luce solare necessaria alla fotosintesi.
In primavera lo zafferano inizia a “morire”
Verso aprile-maggio con l’aumento delle temperature, il suolo si riscalda, segnalando alle piantine di zafferano di iniziare il processo di disseccamento.
Le foglie gradualmente si seccano e si staccano, preparando il terreno per la successiva fase di riposo estivo.
Durante i mesi più caldi, i bulbi entrano in uno stato di dormienza, offrendo una tregua alla pianta ed ai coltivatori.
La rinascita a fine estate
Verso la fine dell’estate (agosto-settembre), i bulbi si risvegliano dal loro periodo di riposo. Questo è il momento in cui si gettano le basi per la nuova fioritura.
La fase di trapianto dei bulbi avviene dagli ultimi giorni di agosto ai primi di settembre, è cruciale per garantire che i bulbi abbiano abbastanza tempo per svilupparsi completamente prima della successiva stagione di fioritura.
Questa pianificazione attenta è ciò che rende possibile il ciclo vegetativo dello zafferano.
I bulbi di zafferano non sono tutti uguali
Un aspetto di cui tenere conto del ciclo vegetativo dello zafferano è come i bulbi reagiscono in modi diversi a seconda delle dimensioni di partenza.
Nei primi anni di vita, i bulbi più piccoli producono pochi fiori e concentrano le loro energie sulla crescita e sulla moltiplicazione, mentre quelli più grandi hanno il potenziale di produrre un numero maggiore di fiori.
Alcuni bulbi potrebbero persino dare vita a 5-6 fiori.
Coltivazione dello zafferano: quale terreno scegliere?
Se per il clima non vi sono particolari problemi vista la capacità di resistenza al gelo dei bulbi di zafferano, la scelta del terreno è invece cruciale.
La sua coltivazione richiede un terreno ben drenato per evitare il ristagno d’acqua, quindi i terreni molto argillosi non vanno bene.
Si può ovviare al problema con lavorazioni ad hoc, come la baulatura, che solleva di qualche centimetro il punto di messa a dimora dei bulbi.
Quanti bulbi di zafferano acquistare
Per avviare una coltivazione domestica di zafferano, 200/300 bulbi possono garantire un raccolto soddisfacente.
Tuttavia, per un’attività agricola profittevole, un primo investimento, a titolo di esperimento, richiede da 1000 a 2000 bulbi per acquisire familiarità con le tecniche colturali.
Per un’agricoltura su scala più ampia, si arriva a diverse decine di migliaia di cormi.
Dove acquistare i bulbi di zafferano
Quando si trapianto i bulbi di zafferano nel terreno
L’impianto dei bulbi deve avvenire a fine estate, preferibilmente ad agosto, prima che la pianta entri nella fase vegetativa.
Sesto di impianto dello zafferano
La profondità di impianto dei bulbi è di circa 10 cm (o anche 14 cm per la coltivazione poliennale).
La distanza tra i bulbi dipende dal metodo colturale scelto: circa 10/12 cm per l’impianto poliennale e ridotta se si adotta la coltivazione annuale.
Come coltivare lo zafferano nell’orto: coltivazione annuale o poliennale?
La coltivazione dello zafferano può essere condotta seguendo varie metodologie, tra le quali spicca la distinzione tra coltivazione annuale e coltivazione poliennale.
La coltivazione annuale
La coltivazione annuale implica che, ogni anno, i bulbi vengano estratti dal suolo e poi reimpiantati su un terreno differente.
Questa metodologia permette di limitare la proliferazione di erbe infestanti e migliorare il controllo dei parassiti e delle malattie. Va però rilevato che richiede un notevole impegno lavorativo.
Il processo di estrazione e reimpianto dei bulbi costituisce un’attività impegnativa.
La coltivazione poliennale
D’altra parte, la coltivazione poliennale si basa su un principio differente. In questa situazione, i bulbi sono lasciati nel medesimo terreno per un periodo di 3 a 5 anni, senza subire alcun trapianto.
Questo metodo comporta un maggiore impegno per la rimozione delle erbe infestanti, ma è meno gravoso dal punto di vista operativo rispetto all’approccio annuale.
Va considerato che la coltura poliennale presenta una certa esposizione ai rischi derivanti dalle malattie, in particolare il fusarium, che rappresenta la principale affezione fungina che colpisce questa coltura.
La scelta tra queste due modalità di coltivazione dipende da diversi fattori, quali le risorse a disposizione e le caratteristiche specifiche del terreno.
In entrambi i casi, l’obiettivo rimane costante: sviluppare uno zafferano di qualità superiore.
Lavorazioni da effettuare dopo la messa a dimora dei bulbi
Durante la coltivazione è importante mantenere la pianta libera da erbacce e assicurare un’irrigazione adeguata nei periodi di fioritura e moltiplicazione dei bulbi.
Faccio notare che la pulizia del terreno può avvenire solo manualmente o, se vi è spazio, con l’ausilio di un mezzo meccanizzato.
A questo punto è possibile scegliere se lasciare il terreno circostante inerbito, e quindi dotarsi di un tosaerba, o estirpare periodicamente tutte le erbe infestanti con un motocoltivatore o con una motozappa.
Vi sono pro e contro in entrambi i casi ma la tendenza è quella di lasciare crescere e controllare le erbe infestanti, eliminando solo quelle più invadenti, come le graminacee.
Studi hanno evidenziato come non sono sempre negative. Ad esempio, le erbe infestanti fittonanti sono utili per rendere il terreno permeabile.
Come coltivare lo zafferano nell’orto: la raccolta
La raccolta dei fiori di zafferano avviene in autunno, tra ottobre e novembre. I fiori vengono raccolti manualmente, rimuovendo i petali e il polline e conservando solo gli stimmi rossi, che rappresentano la spezia vera e propria.
Questa operazione si chiama mondatura o sfioratura.
Gli stimmi vengono poi essiccati. Per questa operazione si può ricorrere al classico forno domestico, impostato a temperatura minima e per pochi minuti oppure dotandosi di un essiccatore elettrico.
Un esempio di essiccatore elettrico potrebbe essere il seguente:
Come funziona un essiccatore elettrico. test con i pomodori!
Utilizzo e conservazione dello Zafferano
Gli stimmi di zafferano possono essere utilizzati direttamente in cucina senza bisogno di polverizzarli.
Prima dell’uso, vengono messi in ammollo in acqua calda per circa 40-50 minuti, dopodiché l’acqua può essere aggiunta alle ricette.
Gli stimmi di zafferano essiccati possono essere conservati in un vasetto di vetro ben chiuso in un luogo fresco e asciutto. Ovviamente bisogna essere sicuri di averlo essiccato bene, altrimenti ammuffisce.
Quanti fiori occorrono per fare 1 grammo di zafferano?
Per produrre circa 1 grammo di zafferano essiccato, è necessario raccogliere e lavorare all’incirca tra 150 e 180 fiori freschi.
Se consideriamo che bulbi piccoli possono produrre 1-2 fiori e bulbi grandi, superiori ai 3 cm di diametro, possono arrivare a produrre 5-6 giorni, si capisce perché questa spezia è così preziosa!
Considerazioni economiche sulla coltivazione dello zafferano
La resa dello zafferano varia in base a diversi fattori, come la dimensione dei bulbi e le condizioni climatiche.
La coltura richiede attenzione costante e lavoro manuale, ma può offrire buoni ritorni se gestita con cura. La quantità di fiori prodotti da ogni bulbo è variabile, ma è possibile ottenere fino a 5-6 fiori all’anno da bulbi più grandi.
La raccolta avviene una volta all’anno, mentre il ciclo vegetativo si conclude con la moltiplicazione dei bulbi in estate.
Un grammo di zafferano in stimmi interi essiccati, di produzione artigianale italiana, può essere venduta al cliente finale a circa 25-30 Euro al grammo, ma non esiste solo la vendita di zafferano, anche la commercializzazione dei bulbi, che se trovano le condizioni favorevoli, si moltiplicano di anno in anno, è interessante come canale di vendita, visto che un bulbo italiano di buona pezzatura (intorno ai 3 cm di diametro) si vende a circa 0,30 Euro!
Se si decide di intraprendere questa attività, magari a corollario con altre attività agricole, o semplicemente come seconda attività, bisogna informarsi bene sugli aspetti normativi (trasformazione del prodotto) e fiscali (apertura di una partita iva, magari agevolata).
Bisogna poi capire su quali canali rivolgersi per vendere la spezia, se all’utente finale (vendita diretta, sito web, mercatini ecc), o all’ingrosso (ristoranti, ecc).
Ci sono molti fattori da tenere conto e la realizzazione di un business plan, magari con l’aiuto di un professionista o con le associazioni di settore (Coldiretti di zona), possono essere di aiuto.
Il mio consiglio è quello di partire per gradi, iniziare, come ho fatto io, da 100-200 bulbi, prendere confidenza almeno per un anno e valutare se vi sono le condizioni per acquistare nuovi bulbi ed iniziare a coltivare zafferano in modo professionale.
L’importanza di studiare su un corso serio!
Sul web esistono molte risorse, anche gratuite, per iniziare a farsi un’idea come coltivare lo zafferano nell’orto, ma se volete partire con il piede giusto, dovete investire sulla formazione.
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