Cos’è il pellet di canapa? Se ne sta parlando molto in questo periodo dell’anno, complici i prezzi fuori mercato del pellet di legna e del nocciolino di sansa vergine. Ma il pellet di canapa ci salverà contro il caro bollette del prossimo inverno?
Table of Contents
- Il mercato impazzito del pellet
- Cos’è la canapa
- Come brucia il pellet di canapa
- Il pellet di canapa ci salverà contro il caro bollette?
- Test sul cippato e pellet di bambù
- Conclusioni
Il mercato impazzito del pellet
Il pellet è un combustibile prodotto con la segatura di legna ed è una biomassa ampiamente utilizzata nel nostro Paese. I recenti disordini internazionali ed il conseguente aumento del gas metano ha spinto molti Paesi produttori di pellet a limitarne le esportazioni a favore del fabbisogno interno.

In Italia, la maggior parte del pellet viene importato da alcuni paesi europei, come l’Austria, la Germania e l’Europa dell’Est. L’Italia ne produce una minima parte e nel frattempo la domanda è aumentata a dismisura. Se poi aggiungiamo la speculazione…
Di fatto, rispetto al 2021, un sacco di pellet da 15 Kg è passato da 4-5 Euro a 10-15 Euro. A ruota sono aumentati anche altri biocombustibili, adatti ad essere impiegati al posto del pellet in moltissimi modelli di stufe e caldaie, con e senza modifiche al braciere (video della modifica al braciere), come ad esempio il nocciolino di sansa vergine.
Anche questo biocombustibile è passato da 4 Euro a circa 8-10 Euro al sacco da 15 Kg. ed è di difficile reperimento. La buona notizia è che siamo in piena raccolta delle olive, quindi dovremmo riuscire a trovarne un po’ di più presso i frantoi attrezzati.
APPROFONDIMENTO: Come scaldo la mia casa di campagna
Cos’è la canapa
Prima di rispondere alla domanda se il pellet di canapa sarà una valida alternativa al pellet di legna o al nocciolino di oliva vediamo cos’è la canapa.

La canapa (Cannabis sativa), è una pianta angiosperma appartenente alla famiglia delle Cannabaceae. Questa pianta erbacea ha fatto il suo debutto circa 10.000 anni fa nell’Asia centrale e da allora è stata utilizzata prevalentemente per le sue proprietà terapeutiche, grazie a sostanze quali: il tetraidrocannabinolo (THC) e cannabidiolo (CBD), ed in ambito alimentare, tessile ed edile.

Non mi soffermerò sulle proprietà alimentari (farine per chi soffre di celiachia, ad esempio) e mediche (è un potente antinfiammatorio), ma cercherò di approfondire il perché la canapa potrebbe (o non potrebbe) essere una valida alternativa alla legna per il riscaldamento con stufe e caldaie a pellet.
Velocità di crescita della canapa
Arriviamo al primo punto, uno dei più importanti per quanto riguarda la scelta di questa pianta erbacea rispetto agli alberi dai quali si ricava la segatura utilizzata per realizzare il pellet.
Se gli alberi a crescita veloce come la robinia o il platano impiegano almeno 5-6 anni per essere pronti per il taglio, alla canapa bastano 5 mesi!

Inoltre la canapa si adatta a molti tipi di terreni ed a climi diversi (umido e temperato), richiede poca cura e, durante il ciclo di crescita, bonifica il terreno da alcuni inquinanti, come i metalli pesanti.