Ebbene si, vi racconto di come ho curato e salvato una gallina ovaiola da morte certa. In questo breve articolo vi riporto la mia esperienza e spero che, se vi dovesse capitare, prendendo spunto da quanto ho fatto, possiate anche voi salvare la vita alle vostre galline ovaiole.
Premessa: non vi dirò quali medicine ho utilizzato perché non sarebbe corretto, io ho consultato un veterinario. Vi racconto solo i sintomi e cosa ho fatto per curarla.
Indice dei contenuti
Video su come Ho curato e salvato una gallina ovaiola
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I sintomi della mia gallina ovaiola malata
L’altra mattina ho controllato il pollaio come ogni mattina ed ho notato una gallina ovaiola ibrida (marrone) accovacciata per terra, con la testa appoggiata al terreno. Come se non bastasse, alcune galline iniziavano a beccarla.
In questo caso bisogna separare immediatamente la gallina malata, per due motivi:
- Evitare eventuali contagi;
- Non farla uccidere dalle altre galline.
Dovete sapere che le galline, se iniziano a beccare un esemplare della stessa specie, non si fermano sino a quando non l’hanno uccisa ed in parte mangiata.
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Primo intervento per salvare la gallina
Non potendo attendere oltre, ho preso delicatamente la gallina è l’ho portata in una stanza vuota della casa. Le condizioni erano gravi, ormai era a terra con tutto il corpo e con la testa. L’ho avvolta in una coperta e l’ho lasciata tranquilla per un paio di ore con la luce accesa.
Dopo questo lasso di tempo sono tornato a trovarla e sorpresa! Aveva fatto l’uovo. Da quell’istante aveva iniziato a sollevare la testa ed il corpo.
Sentito il veterinario ho spiegato la situazione ed ho descritto la forma dell’uovo, questo era di buona qualità ma aveva la parte centrale leggermente deformata, come schiacciata. Dai sintomi il veterinario mi ha prescritto una prima cura a base di antibiotico e ricostituenti da somministrare per 5 giorni.
Isolamento della gallina
La gallina non poteva tornare insieme alle altre e non poteva stare in quella stanza di fortuna, quindi l’ho adagiata nel locale caldaia, dove la temperatura non scende mai sotto ai 16-20°C.
Dal momento che vi entra poca luce, ho lasciato la luce accesa tutto il giorno per poi spegnerla la notte.
Cura della gallina in isolamento
Ho aggiunto l’antibiotico alle granaglie ed il ricostituente nell’acqua. Non credo di avere mai avuto una tale risposta da una gallina. In pratica mangiava e beveva dalle mie mani!
Oltre alle granaglie, ho dato erba ed ortica fresche ogni giorno.
Dopo il secondo giorno ho visto i primi miglioramenti, ormai stava in piedi senza problemi, addirittura saltava da un ostacolo all’altro.
Non ha mai deposto uova in quei 5 giorni e comunque, per 30 giorni, le uova deposte vanno buttate.
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Fine della malattia
Alla fine del quinto giorno di cure l’ho reinserita nel pollaio, la sua prima azione è stata quella di fare un bel bagno di sabbia, poi si è unita al gruppo ed ha mangiato insieme alle altre galline.
Conclusioni
Sono particolarmente contento di aver curato e salvato una gallina ovaiola ma soprattutto del comportamento che questa gallina in isolamento ha mantenuto con me, mi sono ritrovato a parlare come parlo al mio cane…incredibile!
Se mai vi dovesse capitare una cosa del genere vi posso consigliare alcune cose:
- isolare la gallina;
- metterla al caldo e da sola;
- chiamare un veterinario;
- provare a curarla!
Se volete cimentarvi nella costruzione della rete perimetrale del pollaio, vi propongo questo mio video:
Vi propongo poi il video di come ho disinfestato il ricovero notturno da eventuali pidocchi, acari ed animali striscianti:
Buon lavoro!
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