In questo articolo vi parlo della coltivazione dei carciofi, ovvero: terreno, concime, cura e trapianto dei polloni. Vi mostro la mia nuova carciofaia ottenuta trapiantando i carducci dei carciofi.
Indice dei contenuti
Video sul trapianto dei carciofi tramite i carducci
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Qualche nota sui carciofi
Il carciofo è una pianta erbacea perenne, può durare molti anni se ben curata, è dotata di rizoma posto nel terreno dal quale nascono periodicamente nuove piante (germogli).
Tra i vari metodi di messa a dimora (semina e ovuli) vi è anche quella dei carducci o polloni, ovvero i nuovi fusti nati dai germogli della pianta madre, tagliati quando hanno circa un anno di vita.
Io ho trapiantato proprio i carducci, regalatomi da un amico, che, periodicamente (generalmente a dicembre nella mia zona), pota i propri carciofi.
Quale clima per i carciofi
I carciofi richiedono una buona esposizione solare, prediligono il clima mite e soffrono durante gli inverni troppo rigidi.
Terreno ideale per i carciofi
Dal momento che, come già accennato, il carciofo è una pianta perenne, è meglio provvedere sin da subito a preparare il terreno che deve essere drenante e ben concimato, magari con stallatico maturo, se ne avete a disposizione. Questo deve essere interrato a 40-50 cm, quindi il suolo necessita di una buona lavorazione di fondo.
Nel mio caso ho lavorato quella porzione di terreno poche settimane prima (fresa e concime con stallatico pellettato), al momento del trapianto dei carducci ho semplicemente ripassato il motocoltivatore per smuovere il terreno.
Se, come me, non avete stallatico maturo, l’alternativa è lo stallatico pellettato. Ne ho sparso qualche buona manciata durante la lavorazione del terreno, tornerò poi a concimare anche con del concime organico minerale da metà/fine febbraio, tipo questo:
Trapianto dei carducci dei carciofi
Per il trapianto dei carducci dei carciofi ho utilizzato un piantatoio, ho fatto un foro nel terreno, ho poi semplicemente infilato la radice del carciofo nel foro ed ho accostato con cura la terra. Potete trovare questo semplice attrezzo da giardino in qualunque negozio specializzato oppure online.
Solo in un secondo tempo ho tagliato le foglie più esterne e quelle più lunghe ma piantatoio che nel frattempo (circa una decina di giorni dal trapianto), aveva iniziato a svilupparsi.
potatura carducci carciofi
Quando si trapiantano i carducci o polloni
I periodi del trapianto dei carducci o polloni sono sostanzialmente due, in primavera tra marzo e aprile o in autunno tra settembre ed ottobre. Si scelgono i polloni più grandi, alti circa 30-40 cm e già dotati di foglie, e si estirpano con le radici.
Una volta trapiantati, si eliminano le foglie laterali e si lascia solo il germoglio centrale.
Sesto di impianto dei carciofi
I carciofi richiedono circa 1 metro quadro di spazio per ogni pianta. Personalmente mi sono tenuto più stretto, mi sono fermato a circa 80 cm, quindi valuterò nel tempo se ho sbagliato o meno, in tal caso sposterò qualche pianta.
Pacciamatura e cura dei carciofi
I carciofi, soprattutto dopo il trapianto dei carducci, soffrono le gelate, quindi è consigliabile usare del tessuto non tessuto o, meglio, del cippato per proteggere le radici dal freddo.
Nel mio caso questa esigenza ora la posso soddisfare grazie al mio ultimo acquisto, parlo del biotrituratore GIEMME BM15 (link video), ma se non avete le mie stesse esigenze, anche un biotrituratore elettrico economico più esservi di aiuto. Questi potete trovarli nei centri specializzati sul giardinaggio oppure online con prezzi che partono da 100 euro.
Il terreno intono ai carciofi va tenuto pulito dalle infestanti, ecco perché è utile, anche in questo caso, usare del materiale organico (scaglie di legna, sfalci d’erba, paglia ecc.) utile sia a proteggere che a nutrire il terreno.
Il carciofo tende ad andare a riposo con il troppo caldo o con la mancanza di irrigazione regolare, quindi è importante non far seccare mai il terreno, altrimenti la pianta si ferma.
Cosa si mangia del carciofo
Del carciofo si mangia il “frutto” che in realtà è il fiore della pianta, per averne di buone dimensioni conviene “potarla” periodicamente, eliminando i germogli (scarducciatura) che si possono trapiantare per avere nuove piante identiche a quelle di origine.
Il fiore del carciofo si raccoglie quando è ancora chiuso, più si aspetta e più diventa duro da mangiare. A seconda della qualità, si possono raccogliere in primavera o in autunno.
Problemi principali dei carciofi
I carciofi sono soggetti ad attacchi parassitari, fungini e dei voracitopi di campagna. Questi ultimi agiscono in modo subdolo dal momento che mangiano le radici scavando gallerie sotterranee, quindi, ad uno sguardo superficiale non si nota nulla, ma quando succede la pianta muore in pochi giorni.
Vi sono poi gli afidi e le peronospora tra le altre cause di malattia della pianta, entrambi risolvibili sia con prodotti di sintesi che naturali o poco invasivi (ad esempio con prodotti a base di rame per la peronospora e con preparati a base di sapone di Marsiglia per gli afidi).
Conclusioni
Abbiamo visto alcuni punti salienti per la coltivazione dei Carciofi, ovvero: terreno, concime, cura e trapianto dei polloni o carducci.
Aggiungo, per finire, che i carciofi non amano il ristagno idrico ma, altresì, in caso di siccità o di temperature alte, si ha l’effetto opposto, ovvero la pianta entra in una fase di riposo vegetativo, dal quale si può svegliare riprendendo le irrigazioni.
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