Il pellet ha raggiunto una quotazione di circa 100 Euro al quintale rendendolo di fatto un bene di lusso. Sempre alla ricerca di alternative e soltanto per una curiosità personale, ho provato altri tipi di biomassa come: semi di girasole, avena, favino e mais.
Table of Contents
- Video test semi di girasole, avena, favino e mais nella caldaia a pellet
- Cos’è la biomassa
- Quale biomassa ho utilizzato per il test
- L’aspetto etico
- Come ho svolto i test
- L’importanza della coclea
- Quanto sporcano queste biomasse
- Risultato dei test di accensione singola
- Test misto pellet e mais e pellet e favino
- Cosa bruciare al posto del pellet
- Test sul cippato e pellet di bambù
- Conclusioni
Video test semi di girasole, avena, favino e mais nella caldaia a pellet
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Cos’è la biomassa
Per biomassa si intende qualunque sostanza di origine organica (animale o vegetale) utile a produrre energia, con varie metodologie.

La biomassa che interessa a noi (quella da bruciare nelle stufe o caldaie), è composta da residui di lavorazioni agricole, coltivazioni dedicate a tale scopo, scarti della lavorazione del legno e scarti delle lavorazioni agro-alimentari.
Tra i migliori sostituti del pellet c’è il nocciolino di sansa vergine (video di approfondimento) che però, vista la domanda e la relativa speculazione, ha visto raddoppiare il costo in pochi mesi, raggiungendo ormai i 40-60 Euro al quintale.
Inoltre è introvabile, speriamo solo in una buona raccolta delle olive per averne nuovamente a disposizione.