E’ possibile combattere l’oidio e la peronospora senza la poltiglia bordolese e lo zolfo? Si, l’ho fatto con successo usando: tannino di castagno, bentonite e caolino!
Table of Contents
- L’uso della Poltiglia Bordolese per le malattie fungine
- Video su come prevenire l’oidio, la peronospora e le cimici
- Video sul primo trattamento contro cimici, peronospora ed oidio
- Quando non si può utilizzare la Poltiglia Bordolese
- L’alternativa alla Poltiglia Bordolese
- Il bicarbonato di potassio
- Caolino, bentonite e tannino di castagno con oidio e peronospora
- Video sul tannino di castagno, bentonite e caolino Bioki.
- I tre prodotti biologici BioKi
- Perché utilizzare insieme Caolino, Bentonite e Tannino di castagno
- Conclusioni
L’uso della Poltiglia Bordolese per le malattie fungine
Sappiamo tutti che per prevenire la peronospora del pomodoro e l’oidio (o mal bianco) delle zucchine (ma non solo, come vedremo più avanti), si usa la poltiglia bordolese, un preparato a base di rame utilizzato già dai nostri nonni. Il rame però è un metallo che tende a depositarsi nel terreno e, in ultima analisi, rientra nel ciclo delle piante attraverso i frutti, che poi mangiamo.

Approfondimento sull’utilizzo della poltiglia bordolese
Video su come prevenire l’oidio, la peronospora e le cimici
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Video sul primo trattamento contro cimici, peronospora ed oidio

Quando non si può utilizzare la Poltiglia Bordolese
Non va dimenticato poi che i prodotti a base rameica non vanno utilizzati con temperature superiori ai 28°C, altrimenti diventano fitotossici, inoltre non può essere utilizzata sui fiori aperti.
L’alternativa alla Poltiglia Bordolese
Per questo motivi negli ultimi anni mi sono messo alla ricerca di un valido sostituto, un composto biologico che fosse in grado di sostituire, se non del tutto ma almeno in parte, i prodotti rameici.
APPROFONDIMENTO: Peronospora del pomodoro. Due metodi per prevenirla!
Il bicarbonato di potassio
Due anni fa ho provato il bicarbonato di potassio (3 grammi/litro) con risultati discreti. A titolo informativo, sappiate che lo potete utilizzare anche in abbinamento con il sapone molle potassico o il Sapone di Marsiglia (5 grammi/litro) per un maggiore effetto adesivante.
-LEGGI ANCHE:
Caolino, bentonite e tannino di castagno con oidio e peronospora
Due anni fa ho condotto numerosi test con il caolino, il tannino di castagno e la bentonite marchiati Bioki, per prevenire e contrastare l’oidio delle zucchine e la peronospora dei pomodori.
Video sul tannino di castagno, bentonite e caolino Bioki.
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I tre prodotti biologici BioKi
Negli anni scorsi mi ero già imbattuto nel caolino, ma mai in combinazione con la bentonite ed il tannino di castagno.

I preparati in questione sono ammessi in agricoltura biologica e li possono utilizzare tutti, anche se sprovvisti di patentino.
Nello specifico sono tre diversi composti da utilizzare contemporaneamente, in quanto si completano l’uno con l’altro ed offrono un’azione preventiva e protettiva non solo contro l’alternaria, la ticchiolatura, l’oidio delle zucchine e la peronospora dei pomodori (ma anche delle melanzane, patate, peperoni ecc.), ma anche con alcuni insetti dannosi per l’orto come la cimice (verde ed asiatica), la tuta absoluta del pomodoro e gli afidi.
Certo, contro questi insetti si possono preparare dei macerati efficaci, ma utilizzando questi prodotti la copertura è assicurata, e vi spiego il perché nei prossimi capitoli.
-LEGGI ANCHE: Migliore decespugliatore risparmiando!
Nello specifico i prodotti sono:
Tannino di castagno
E’ derivato dall’estrazione acquosa del legno di castagno, è un concentrato di sostanze polifenoliche ed è classificato come corroborante per le piante.
Lo si può dare sia per via radicale che fogliare, in questo articolo (e video), parliamo proprio di questo tipo di somministrazione.
Una volta che è stato irrorato sulle piante (con una pompa a batteria o manuale), forma sulle foglie e sui frutti una pellicola adesiva che ha le seguenti particolarità:
- riduce l’evaporazione e la traspirazione durante i periodi più caldi;
- aiuta i tessuti a cicatrizzarsi (magari dopo una grandinata);
- minimizza la spaccatura dei frutti;
- aumenta la resistenza contro funghi e batteri;
- risulta sgradevole per insetti come le cimici;
Se utilizzato per via radicale migliora la microflora delle radici, con tutti i benefici connessi.
Dosi del tannino di castagno per trattamento fogliare: 3 grammi/litro
Il suo massimo effetto lo si ha se lo si usa con le polveri di roccia, e nel kit che sto provando ne vediamo due, da utilizzare contemporaneamente.
Scheda del Tannino di Castano e dove acquistarlo.
La Bentonite
Premessa: le piogge costanti e l’umidità sono all’origine delle malattie fungine, come la peronospora e l’oidio. Se riusciamo ad assorbire l’acqua dalle foglie, riduciamo il rischio di incorrere in questi problemi.
La bentonite è un’argilla in grado di assorbire l’acqua e l’umidità dalle foglie e dai frutti. E’ di origine vulcanica ed è composta da Ossido di silicio, magnesio e alluminio, oltre che da microelementi utili alla salute della pianta.
Oltre a questo, ha un’azione adesivante ed è spesso utilizzata in combinazione con altri prodotti. La sua capacità di inglobare l’acqua e l’umidità fa si che si formi una sorta di gel impermeabilizzante, utile per contrastare sia le malattie fungine che gli insetti.
La bentonite è una polvere che si miscela nell’acqua, nel nostro caso con il tannino di castagno e con il caolino.
Dosi per l’impiego della bentonite: 4 grammi/litro
Scheda della Bentonite Bioki e dove acquistarla.
Il Caolino
Il caolino è una roccia sedimentaria, costituita da argilla di silicato d’alluminio. In agricoltura trova ampio impiego sugli ulivi per la lotta alla mosca dell’olivo, ma viene impiegato anche in altri campi: medico, edilizia e nella realizzazione di porcellane.
In orticoltura viene utilizzato per le seguenti qualità:
- crea un film sottile sulle foglie e sui frutti riducendo le radiazioni ultraviolette ed infrarosse, senza ostacolare i processi vitali;
- Ostacola meccanicamente l’azione degli insetti dannosi (cimici, afidi, tuta absoluta, ecc), confondendo gli insetti che così faticano a trovare le nostre colture;
- Previene le scottature solari, sia dei frutti che delle foglie, in quanto ha una capacità di rifrazione della luce sino al 70%;
- Dal momento che riflette i raggi infrarossi, permette alla pianta di avere temperature inferiori;
- Una volta irrorato sulla pianta ed asciugatosi, forma un film sottile di colore bianco;
- Protegge le piante dalle forti temperature e dagli attacchi di insetti dannosi;
- Lo si può usare anche sulle piante da frutto oltre che sugli olivi;
Dosi per l’uso del caolino: 40 grammi/litro.
Scheda del caolino BioKi e dove acquistarlo.
Perché utilizzare insieme Caolino, Bentonite e Tannino di castagno
Come dicevo all’inizio, la massima efficacia di ogni singolo prodotto: tannino di castagno, bentonite e caolino la si ha mischiando ed utilizzando contemporaneamente i 3 composti ed irrorandoli la sera sulle piante perché ognuno di essi ha uno scopo ben preciso, come spiegato poco sopra ed insieme si completano.

Dopo che queste si saranno asciugate si formerà un film sottile bianco. Il trattamento va ripetuto a distanza di 10 giorni.

Conclusioni
Combattere l’oidio e la peronospora senza la poltiglia bordolese con prodotti naturali è una sfida che chiederà del tempo ma l’ho accettata volentieri e lo scorso anno mi sono trovato benissimo, tanto che lo ripeterò anche quest’anno!
Per comodità vi riassumo i tre componenti biologici di questo articolo:
Buon lavoro!
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