Il pomodoro è l’ortaggio più importante di qualunque orto domestico. Vediamo come si coltivano i pomodori e come ottenerne di buoni partendo dal terreno, sino ad arrivare alla concimazione, all’irrigazione ed alle malattie principali, senza tralasciare la lotta alle cimici.
Indice dei contenuti
Quale varietà dei pomodori da coltivare nell’orto
Il pomodoro ha origini antiche, si hanno tracce della sua prima coltivazione in Perù, col tempo si è diffuso in molti paesi del mondo. Appartiene alla famiglia delle Solanaceae ed è una pianta annuale.
Ne esistono molte varietà, dalle più note:
- San Marzano;
- Ciliegino;
- Datterino;
- Cuore di Bue;
- Sun Black;
- Camone;
- Belmonte;
- Costoluto ecc.
Alcune di queste sono più adatte alla trasformazione in salsa (ad esempio i San Marzano) mentre altre sono migliori per essere consumate in insalata (ciliegino, datterino ecc.).
Coltivo i pomodori da qualche anno, col tempo ho cercato di affinare le varie tecniche di messa a dimora e cura (ma sperimento sempre qualcosa di nuovo, come la coltivazione NO DIG), quindi cercherò di mostrarvi ciò che ho imparato.
APPROFONDIMENTO: Quali varietà di pomodori coltivare nell’orto!
Lo scorso anno ho acquistato alcune piantine di pomodoro Siccagno, che non richiede acqua ne manutenzione sulla pianta, vi propongo l’articolo di presentazione ed il video:
Riguardo alle tecniche di coltivazione, ovviamente vi sono moltissime varianti, forse anche più efficaci, ma io vi parlo solo di ciò che ho sperimentato di persona.
Di seguito vi propongo alcuni video in cui vi spiego i vari procedimenti di preparazione delle piantine e messa a dimora.
Approfondimento: Quando si semina nell’orto e nel semenzaio. Calendario di semina!
Come si coltivano i pomodori. Video sul trapianto in vaso
Come si coltivano i pomodori. Il video!
Video sul come si coltivano i pomodori nell’orto
Iscriviti al mio canale YouTube! Ogni settimana un nuovo video su: orto, giardinaggio, riscaldamento a biomassa, animali da cortile, fai da te ed attrezzatura in campagna. Dopo l’iscrizione attiva la campanella per rimanere sempre aggiornato sull |
APPROFONDIMENTO: Come eliminare le neanidi (cimici piccole) con Zeolite e Sapone di Marsiglia
Terreno ideale per i pomodori
I pomodori si coltivano in un terreno sciolto dal momento che temono i ristagni idrici, quindi bisogna tenerne conto al momento della messa a dimora.
Inoltre sono grandi “consumatori” di risorse nutritive, quindi vanno coltivati in terreni fertili e, periodicamente, bisogna provvedere con una buona dose di concime, nel mio caso pollina autoprodotta (video) e stallatico pellettato (approfondiremo nel corso dell’articolo).
APPROFONDIMENTO: Primo trattamento sui pomodori contro la peronospora!
Lavorazione del terreno
La scelta del terreno che ospiterà i pomodori io la effettuo già in inverno, cerco di evitare di coltivarli nello stesso luogo (uso una rotazione di tre anni), e durante l’inverno arricchisco il terreno con sostante organiche (stallatico pellettato, cippato fresco e paglia sporca del pollaio) e con la cenere di legna del mio camino (200 grammi al mq).
Quest’anno ho adottato questi accorgimenti per nutrire al meglio l’orto che accoglierà i pomodori:
Prima della messa a dimora dei pomodori, freso con cura il terreno e lo faccio riposare per 2-3 settimane. Poco prima del trapianto, lo freso nuovamente.
APPROFONDIMENTO: Peronospora del pomodoro. Due metodi per prevenirla!
Irrigazione dei pomodori
I pomodori temono i ristagni idrici a causa delle molte malattie fungine a cui sono soggetti, per questo motivo il fusto e le foglie non andrebbero mai bagnati. Si predilige, quindi, l’irrigazione a goccia con ali gocciolanti.
Io sono anni che utilizzo questo metodo di irrigazione e mi trovo bene, oltre a risparmiare acqua (uso solo acqua piovana di recupero), ho un’azione più profonda e precisa.
Tornando all’impianto, dopo aver fresato stendo le ali gocciolanti (rigide) lungo le file, distanzio i tubi di circa un metro, poi lascio 1,5 metri di spazio e stendo altre due file di tubi distanziati di un metro.
Mi troverò quindi 4 file di ali gocciolanti con un corridoio centrale, utile per il passaggio e per la lavorazione delle file interne.
Anche l’ala gocciolante la potete trovare nei negozi specializzati, ma io l’ho presa online, con un notevole risparmio. Quella che vi propongo ha un distanza dei gocciolatoi da 60 cm, che è una buona distanza tra le piantine di pomodori.
Mentre per melanzane e peperoni va bene anche quella con passo da 40 cm.:
LEGGI ANCHE: Come evitare lo stress da trapianto delle piantine
Come si coltivano i pomodori. La pacciamatura
Negli ultimi anni sto utilizzando il telo di plastica, di questo ne esistono di due tipi: quello a film sottile (simile ai sacchi della spazzatura) e quello in tessuto permeabile.
Ultimamente sto utilizzando proprio quest’ultimo, è riutilizzabile, robusto, traspirante e permeabile.
Provandolo sul campo mi sono reso conto che è la soluzione migliore (per le mie esigenze).
Il telo per pacciamatura lo stendo sui tubi di irrigazione e lo fermo con dei ganci di ferro a U, oltre che con la terra ai lati, per far si che non si sposti con il vento.
Il telo lo trovate nei consorzi, ma per esperienza, online lo si paga molto meno. Questo è quello che utilizzo io.
-LEGGI ANCHE: Quale pacciamatura è migliore tra teli e paglia?
Esistono poi i teli biodegradabili, realizzati in Mater-Bi, che assicurano il compostaggio del telo a fine stagione:
Sostegno dei pomodori
I pomodori a crescita indeterminata necessitano di un sostegno. Il modo migliore (per me), è quello di utilizzare canne robuste altre circa 2,5 metri, legate due a due (una di fronte all’altra sulle due file) e rinforzate nella parte superiore con un’altra canna. Per legarle uso del filo in PVC che, a fine stagione, raccoglierò e getterò via.
In questo modo la struttura è in grado di sorreggere il peso dei pomodori adulti carichi di frutti, ed anche esteticamente è bello da vedere!
Iscriviti al mio canale YouTube! Ogni settimana un nuovo video su: orto, giardinaggio, riscaldamento a biomassa, animali da cortile, fai da te ed attrezzatura in campagna. Dopo l’iscrizione attiva la campanella per rimanere sempre aggiornato sulle ultime uscite! |
Il mio consiglio, per risparmiare, è quello di utilizzare le canne che trovate in campagna. Se non riuscite a reperirle le potete acquistare nei consorzi oppure online, in questo caso potete scegliere tra le canne di bambù o quelle di plastica.
Il tubetto in PVC utilizzato è simile al seguente, lo trovate nei consorzi oppure online.
Quest’anno invece proverò lo spago biodegradabile, cosi da non doverlo raccogliere a fine stagione:
Messa a dimora dei pomodori
Dopo aver steso i tubi dell’irrigazione ed i teli e dopo aver messo i bastoni di sostegno, è venuto il momento di mettere a dimora le piantine.
Bisogna innanzitutto tagliare il telo, basta fare un taglio a croce di 10-12 cm per lato. Poi con l’ausilio di un piantatoio o di un pianta-bulbi, a seconda della grandezza della zolla del pomodoro, si fa un buco di una decina di centimetri.
Altrimenti, e sarebbe il metodo migliore, si può riscaldare un cerchio metallico e fondere così il telo, per un taglio perfetto senza sbavature.
APPROFONDIMENTO: La consociazione degli ortaggi nell’orto biologico
Quale concime per pomodori
All’interno del foro io metto un pugno di stallatico pellettato di qualità, poi copro lo stallatico con un velo di terra ed infine vi adagio la piantina.
Il foro e la piantina vanno poi ricoperti con del buon terriccio (o con la terra che è rimasta del pianta-bulbi) e con le mani si cerca di riempire il foro e fermare cosi la piantina. Non vi devono essere spazi vuoti tra la piantina ed il foro nel terreno.
Una volta fermata la piantina di pomodoro, adagio sul terreno un’altra manciata di stallatico pellettato, possibilmente in prossimità del foro di uscita dell’acqua.
In questo modo ho il nutrimento che mi occorre per un paio di settimane, dopo inizio con la pollina auto-prodotta (video).
Sia lo stallatico che la pollina (se non la potete produrre voi), li potete trovare nei negozi specializzati oppure online (stallatico pellettato – pollina).
Come si legano i pomodori
Se le piantine sono già alte una quindicina di centimetri, con il filo in PVC le lego al tutore facendo attenzione a non stringere troppo perché la piantina crescerà anche in larghezza!
Ogni settimana, poi, lego la pianta mano a mano che cresce, cosi da darle una direzione. Questa operazione va fatta sino alla fine del ciclo vitale visto questo genere di pomodori crescono in modo indeterminato.
Come si coltivano i pomodori! Video sulla legatura e sfemminellatura dei pomodori
Potatura dei germogli ascellari (sfemminellatura)
Sin da subito, noterete che tra il fusto ed i rami principali nascono nuovi germogli ascellari detti femminelle. Questi vanno eliminati sempre e con costanza, ogni settimana ne usciranno di nuovi.
Oltre alle femminelle, vanno tolti anche i polloni, ovvero i rami che nascono alla base della pianta.Tutte queste lavorazioni vanno fatte periodicamente per non far disperdere energie utili alla pianta.
L’operazione è molto semplice, con questo video vi mostro come faccio io:
Come riprodurre le piante di pomodoro per talea
Diverso è il discorso in caso di duplicazione per talea dei pomodori. Se fatti sviluppare, i germogli o femminelle possono essere tolti quando raggiungono una quindicina di centimetri, messi in acqua per farli radicare per una settimana circa e trapiantati nel terreno.
In tal caso daranno vita ad una nuova pianta di pomodori (riproduzione per talea)!
Malattie dei pomodori: primo trattamento preventivo
Non appena ho messo a dimora i pomodori faccio un primo trattamento con la poltiglia bordolese, compresa la base del pomodoro.
La poltiglia bordolese la potete trovare nei negozi specializzati oppure online. Lo scorso anno ho provato alcuni prodotti BioKi ovvero: tannino di castagno, bentonite e caolino.
I risultati sono stati ottimi, tanto che da quest’anno utilizzerò gli stessi prodotti, limitando quindi la Poltiglia Bordolese solo al primo trattamento.
Video del test dei prodotti BioKi
Come eliminare le cimici dai pomodori
Con l’arrivo delle belle giornate, nel nostro orto famigliare, soprattutto sui pomodori, oltre ad altri insetti dannosi, fanno capolino anche le cimici verdi ed asiatiche, insetti talmente fastidiosi e pericolosi che, se non si corre ai ripari alle prime avvisaglie, si rischia seriamente di gettare al vento mesi di lavoro e quintali di ortaggi. Ecco cosa fare!
Come combattere le cimici
Parliamo di insetticidi biologici ma che purtroppo, hanno anche effetti collaterali, ve ne elenco un paio:
Soprattutto il secondo è molto indicato per la lotta alle cimici, sia verdi che asiatiche, a patto che si colpisca l’insetto.
Vi è poi il classico preparato a base di Sapone di Marsiglia o di sapone molle potassico (video della preparazione), ma anche in questo caso bisogna colpirla per avere qualche efficacia.
Io mi sto trovando bene, da anni, con i tre prodotti di cui vi ho già parlato, ovvero: tannino di castagno, bentonite e caolino!
Ogni quanto irrigare i pomodori
Se non piove, con l’irrigazione a goccia, irrigo una volta ogni 3-4 giorni, ma mi regolo osservando le foglie, se queste tendono a svigorirsi, allora occorre acqua, ma cerco di non arrivare mai a questo punto.
E’ pure superfluo indicare la durata dell’irrigazione, questa varia a seconda delle dimensioni dell’impianto e della potenza della pompa, nel mio caso bastano una trentina di minuti per avere il terreno bagnato ma senza ristagni.
-LEGGI ANCHE: Motozappa o motocoltivatore?
Malattie e fisiopatie dei pomodori e loro rimedi
Due sono le calamità che colpiscono, quasi sempre, le coltivazioni di pomodori: il marciume apicale e la peronospora. Iniziamo da quest’ultima:
Peronospora dei pomodori: cos’è e come si previene
La peronospora è una malattia fungina che colpisce la pianta dei pomodori ma anche altre solanacee, come le patate. Il fungo attacca le foglie della pianta sino a farle seccare completamente.
Ovviamente gli attacchi più violenti e non curati portano inevitabilmente alla porte della pianta. Uno dei fattori scatenanti della peronospora è l’umidità persistente dovuta a piogge frequenti.
Oltre a rimedi bio che abbiamo visto poco sopra (tris di prodotti BioKi), la peronospora si previene anche con l’utilizzo di prodotti a base di rame, come la Poltiglia Bordolese o prodotti simili. A tal riguardo troverete la mia esperienza con questa malattia e come l’ho fronteggiata in questo articolo.
C’è da dire che la tendenza negli ultimi anni è quella di limitare l’utilizzo di prodotti a base di rame, io seguo questa tendenza e dallo scorso anno utilizzo la bentonite, il caolino ed il tannino di castagno.
Video sull’utilizzo della Poltiglia Bordolese
Marciume apicale dei pomodori: cos’è e come si previene (e cura)
Il marciume apicale dei pomodori è conosciuto anche come “culo nero”. Non è una malattia bensì una fisiopatia legata all’impossibilità da parte della pianta di assorbire correttamente il calcio presente nel terreno.
Questo può avvenire per molti motivi, ad esempio vi è proprio poco calcio nel terreno oppure un’irrigazione troppo abbondante non ne permette un regolare assorbimento.
Per questi motivi è utile apportare al terreno, prima della semina o del trapianto dei pomodori, sostanze ricche di calcio, o concimi appositi. Se però il motivo non è una mancanza di calcio, si possono prevenire i problemi dovuti ad una scorretta irrigazione adottando il sistema a goccia, come faccio io da anni. Ciò nonostante, a volte, questo non basta.
Quando si presenta questo problema, si nota che il fondo del pomodoro tende a colorarsi di nero ed a marcire, in tal caso esistono appositi concimi fogliari a base di calcio, a rapido effetto che si irrorano direttamente sulla pianta, in ore serali. Ve ne mostro uno come esempio:
I pomodori già colpiti non si possono salvare, ma generalmente quelli che stanno nascendo non presentano più tale problema.
-LEGGI ANCHE: Lotta agli afidi con il macerato di pomodori
Video su come curare il marciume apicale dei pomodori
Video sulla pulizia delle piante, nella parte bassa
Il marciume del colletto del pomodoro
Il marciume del colletto del pomodoro è una malattia causata dal fungo Fusarium oxysporum f.sp. Radicis-lycopersici. Questa malattia, nota anche come marciume basale, può causare gravi danni alla produzione di pomodori nell’orto, inoltre una volta che il fungo è presente nel terreno, è difficile debellarlo.
Leggi l’approfondimento sul marciume del colletto del pomodoro
Conclusioni
Spero che questa guida su come si coltivano i pomodori vi sia stata utile, ho riassunto tutto ciò che ho imparato in questi anni e, mano a mano che imparo cose nuove, le riporterò in questo articolo!
Potete vedere tutti i miei video sui pomodori a questo indirizzo.
Buon lavoro!
Nota: articolo aggiornato ad Marzo 2022.
Forse ti può interessare:
Se sei alla ricerca di un utensile per l’orto e la campagna come: rasaerba, decespugliatore, decespugliatori a batteria, biotrituratore, motocoltivatore o motozappa, prima di acquistarlo puoi leggere i miei approfondimenti su come si usano e quale scegliere, a seconda delle tue esigenze e del budget a disposizione! Potresti risparmiare tempo e denaro!
Nota: mi piace essere corretto con il lettore, quindi voglio dirti che i link che portano ad Amazon e ad AgriEuro sono link affiliati. Se hai trovato utile questo articolo e se vuoi aiutare questo blog a crescere, puoi acquistare attraverso questi link, Amazon ed AgriEuro riconosceranno a questo blog qualche centesimo e tu non pagherai nulla di più. Se invece deciderai di non seguire questi link non importa, ti ringrazio infinitamente di aver letto questo mio articolo e spero rivederti presto su queste pagine!