Per fare l’orto bisogna vangare e zappare. E se ti dicessi che è possibile farne a meno?
In questo articolo introduco una “nuova” metodologia di coltivazione del terreno, esattamente il contrario di ciò che si fa normalmente. Vi parlo di alcuni punti a favore veramente interessanti rispetto all’agricoltura classica. Vediamo cos’è la coltivazione NO DIG (senza lavorazione del terreno).
Indice dei contenuti
Video sui vantaggi dell’orto NO DIG
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Perchè ho deciso di provare il metodo di coltivazione NO DIG
Tutto è nato un anno fa, mi sono fermato ed ho cercato metodi di coltivazione alternativi, che non facessero uso di sostanze esterne apportate al terreno dell’orto, sostante ovviamente ammesse nella coltivazione biologica.
Ricordai di aver visto, tempo addietro, un orto strepitoso di un signore inglese (Charles Dowding) che da circa 40 anni utilizza un metodo di coltivazione estremamente interessante, battezzato da lui come NO DIG. Ho cercato su YouTube e mi si è aperto un mondo!
Cosa significa NO DIG
NO DIG significa letteralmente senza scavo, ovvero senza alcuna lavorazione del terreno. Questo modo di coltivare, infatti, non prevede l’utilizzo di alcun attrezzo per rompere, smuovere, rivoltare e sminuzzare il terreno, come la motozappa, il motocoltivatore od il trattore, nulla di tutto ciò.
Il terreno deve rimanere esattamente cosi com’è, poco importa se sia di tipo sabbioso, a medio impasto o argilloso (come il mio). La coltivazione NO DIG non tiene conto di questo ed affronta il problema da un altro punto di vista: la salvaguardia della flora e della fauna del suolo di coltivazione.
Come è composto il suolo di coltivazione
Il suolo di coltivazione è la parte superficiale del terreno ed è quella interessata alla coltivazione delle piante, siano esse orticole che alberi da frutto, tutto.
Il suolo è composto da acqua, aria, humus, sostanze organiche e minerali ma non solo, nei primi centimetri di terra vivono miliardi di microorganismi, batteri, alghe e funghi, oltre ai lombrichi ovviamente.
Tutta questa flora e fauna rigenera continuamente il suolo che li ospita, rendendolo fertile e produttivo.
La teoria alla base del metodo NO DIG
La teoria che è alla base della coltivazione NO DIG è semplice: meno si tocca il terreno e più lo si rende fertile e sano.
Ovviamente si pone un problema, a parte pochissime coltivazioni che apportano sostanze utili al terreno come i legumi, tutto ciò che noi seminiamo sfrutta le sostanze organiche presenti nel suolo e, alla lunga lo impoverisce, ecco perchè apportiamo concimazioni periodiche, sia pure stallatico maturo, per cercare di bilanciare quanto consumato dalle coltivazioni.
Come ovviare quindi a questo problema?
Il metodo NO DIG prevede un apporto continuo di compost, e solo di questo! Il compost è il risultato del compostaggio di sostanze organiche (vegetali, avanzi di cibo, letame lasciato riposare mesi e derivante solo da allevamento non intensivo ecc).
Sempre facendo riferimento alla metodologia messa a punto da Charles Dowding, la coltivazione NO DIG prevede la realizzazione di letti (o cassoni) rialzati con all’interno 15 cm di compost e basta. Ogni anno si aggiungeranno 3 cm di nuovo compost per reintegrare le sostanze nutritive consumate dalle colture che vi abbiamo seminato (o trapiantato).
Come fare il compost per un orto famigliare
Per un orto famigliare, che è ciò di cui mi occupo io in questo blog, il compost deriva principalmente dalle potature tritate con il biotrituratore o cippatore, dagli sfalci d’erba e dalla lombricompostiera.
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Dal momento che la coltivazione NO DIG richiede un grosso quantitativo di compost che non avevo disponibile, ne ho acquistato un po’ da una fungaia che lo aveva dismesso per la coltivazione dei funghi ma che era ancora ottimo per la coltivazione dell’orto.
Come ho fatto il cassone di compost
Il primo esperimento è stato con le patate, ho realizzato un cassone alto 15 cm, lungo circa 4 metri e largo circa 1,40 metri. Sul terreno, al fondo del cassone, ho steso alcuni cartoni, il cui scopo è quello di rallentare lo sviluppo delle infestanti per circa 6 settimane, dopodiché questo si composterà e sarà assorbito dal terreno.
L’ho riempito del compost di cui sopra e l’ho compattato camminandoci sopra. Poi ho aggiunto altro compost sino ad arrivare al livello.
Video sulla semina delle patate NO DIG
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Il metodo NO DIG e le infestanti
La coltivazione NO DIG non elimina lo sviluppo delle erbe infestanti, ma se si utilizza un cartone tra il compost ed il terreno e se si circondano i cassoni con del cippato o con dei teli, lo sviluppo delle erbe infestanti è molto inferiore alla norma.
Quando poi le erbacce faranno capolino dentro al cassone, o le si estirpano manualmente o si utilizza un sarchiatore manuale (video). Lo scopo è sempre quello di toccare il meno possibile il terreno.
Perchè le piante crescono meglio col metodo NO DIG
Ora vi parlo della teoria che sta alla base della coltivazione NO DIG. Ho già fatto un orto estivo ed uno invernale con questa metodologia e posso dirvi che funziona benissimo:
Un terreno non smosso ed alimentato con del compost di buona qualità si arricchisce naturalmente di flora (tra cui il micelio) e fauna (tra cui i lombrichi) indispensabili alla buona fertilità naturale del suolo.
Quando trapiantiamo una giovane piantina, le sue radici entrano in contatto con tutta la vita presente nel sottosuolo e se ne avvantaggia, sviluppando un apparato radicale sano e vigoroso.
L’irrigazione nel metodo NO DIG
Ho scritto in privato a Charles Dowding che, molto gentilmente, mi ha risposto in tempi brevi. Gli ho chiesto perchè non utilizza un impianto di irrigazione a goccia del suo splendido orto, la sua risposta è stata che non occorre, la richiesta di acqua è inferiore alla norma, soprattutto se si usa una buona pacciamatura (cippato, telo ecc).
Questa sua affermazione è dovuta sicuramente al luogo in cui vive, molto umido e decisamente più piovoso del nostro.
Io invece ho utilizzato una irrigazione a goccia ed ho pacciamato con paglia e con i teli in juta di cui sopra.
APPROFONDIMENTO: la coltivazione NO DIG dei pomodori
Pro e contro della coltivazione NO DIG
Pro:
- Nessun utilizzo di attrezzatura agricola meccanizzata, quindi risparmio di carburante;
- Nessun utilizzo di fertilizzante;
- Meno infestanti;
- Meno lumache;
- minore consumo di acqua per l’irrigazione.
Contro:
- Occorre molto compost ed in modo continuo, quindi se non lo si produce in proprio, bisogna acquistarlo;
- Seppur non indispensabili, la costruzione dei letti in legno comporta un dispendio di soldi (se si acquistano le tavole) e tempo per la realizzazione.
Conclusioni
La coltivazione No-Dig (senza lavorazione del suolo) è un metodo di agricoltura che evita di scavare o dissodare il terreno per mantenere o aumentare la qualità del suolo e la salute delle piante. Invece di scavare, il terreno viene coperto con uno strato di compost, che aiuta a mantenere l’umidità e l’integrità del suolo, aumentare la biodiversità del terreno e a prevenire la germinazione di erbacce indesiderate.
Questo metodo di coltivazione è considerato sostenibile in quanto riduce l’impatto sull’ambiente, migliora la qualità del suolo e aumenta la resilienza delle colture nei confronti dei cambiamenti climatici.
Buon lavoro!
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