Se vuoi sapere come si coltivano i cavolfiori, sei nel posto giusto!
Dalla scelta della varietà più adatta alla preparazione del terreno, fino alla raccolta: in questo articolo ti spiegherò passo a passo come coltivare il cavolfiore.
Il cavolfiore è un ortaggio versatile che può essere usato per cucinare numerose ricette. Inoltre è un alimento sano, possiede infatti molte proprietà benefiche per l’organismo.
Con un po’ di pazienza e seguendo i giusti consigli, anche coloro che sono privi del pollice verde potranno ottenere un raccolto abbondante e di qualità.
Table of Contents
- Video su come si coltiva il cavolfiore
- Quello che devi sapere sul cavolfiore
- Differenza tra varietà precoci, medie e tardive
- Perché il cavolfiore fa bene alla salute
- Come si coltivano i cavolfiori? Segui questi 6 consigli
- Ora sai come si coltivano i cavolfiori!
Video su come si coltiva il cavolfiore
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Quello che devi sapere sul cavolfiore
Il cavolfiore è una varietà di cavolo appartenente alla famiglia delle Brassicaceae.
Originario dell’Asia minore, oggi viene coltivato in tutto il mondo. Ha una forma tondeggiante ed è caratterizzato da una grossa infiorescenza bianca, detta “corimbo”, formata da piccoli fiori raggruppati insieme.
Questa infiorescenza è la sua parte commestibile, da consumare prima che i fiori si aprano completamente, ma è possibile consumare anche le foglie più tenere nelle zuppe.
Differenza tra varietà precoci, medie e tardive
Ne esistono molte varietà che possono differire per forma, colore e, soprattutto, in base al momento di maturazione. Tra queste ultime troviamo:
- varietà precocissime: raccolte a ottobre;
- varietà precoci: raccolte da novembre a dicembre;
- varietà invernali: raccolta 110 giorni dopo il trapianto;
- varietà tardive: raccolta 160 giorni dopo il trapianto.
Dal momento della semina occorrono circa 7 giorni per la germinazione e circa 40 giorni per la messa a dimora. Quindi, dal momento che teme il gelo, bisogna coltivare la varietà che maturerà prima delle gelate invernali.
Perché il cavolfiore fa bene alla salute
Il cavolfiore è un ortaggio nutriente e versatile che può essere consumato crudo oppure cotto, grazie a numerose ricette.
Oltre a essere una fonte importante di vitamine e minerali, il cavolfiore ha anche proprietà benefiche per la salute. Vediamole nel dettaglio.
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Le proprietà benefiche del cavolfiore
Il cavolfiore è un ortaggio ricco di nutrienti e vitamine, in particolare vitamina C, un antiossidante fondamentale nella sintesi del collagene.
Tra le vitamine troviamo anche le vitamine del gruppo B, che ricoprono importanti funzioni in tutto il metabolismo e la vitamina K, coinvolta nei processi di coagulazione.
Inoltre, contiene piccole quantità di vitamina A, calcio, ferro e potassio; fornendo un ottimo apporto di fibre, favorisce la sazietà e aiuta a mantenere una regolare funzione intestinale.
Contiene pochi grassi ed è a bassissimo contenuto calorico (25 calorie per 100 grammi), il che lo rende un’ottima scelta per chi segue una dieta sana ed equilibrata!
Il cavolfiore presenta numerose proprietà:
- è un ottimo antinfiammatorio e antiossidante;
- è considerato un antitumorale, contiene infatti il sulforafano, una sostanza a base di zolfo in grado di aggredire e rallentare la crescita delle cellule tumorali;
- può ridurre il rischio di malattie croniche, come il diabete e le malattie cardiovascolari;
- ha una funzione immuno-modulatrice, antibatterica e antivirale.
Per questo motivo decidere di coltivare il cavolfiore e introdurlo nella propria dieta è un’ottima scelta!
Tuttavia, si tratta di un ortaggio la cui coltivazione richiede cura e attenzioni: per avere un raccolto abbondante e, soprattutto, di qualità, è doveroso seguire alcuni accorgimenti.
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Come si coltivano i cavolfiori? Segui questi 6 consigli
Ecco 6 consigli fondamentali per coltivare i cavolfiori nel migliore dei modi.
- Scegli una varietà di cavolfiore adatta al clima della tua zona
Generalmente i cavolfiori prediligono il fresco, infatti la temperatura ideale per la coltivazione di questo ortaggio è intorno ai 18°. Per questo motivo il periodo adatto per la sua coltivazione sono i mesi autunnali.
Inoltre, come tutti gli ortaggi, anche i cavolfiori potrebbero essere danneggiati dalle gelate o, in genere, da temperature inferiori a 6°C.
Considerando che impiegano circa 2/3 mesi per essere pronti alla raccolta, prima di scegliere la varietà di cavolfiore e il periodo in cui cominciare la coltivazione, dovrai studiare attentamente le condizioni climatiche della tua zona.
Se vivi in un luogo molto freddo, dovrai trapiantare i cavolfiori alla fine di agosto o nelle prime settimane di settembre, così che la raccolta avvenga prima di eventuali gelate. In questo caso, scegli delle varietà precoci!
Al contrario, se la tua zona è caratterizzata da un clima mediterraneo potrai trapiantare i cavolfiori a inizio autunno, coltivarli durante l’inverno e programmare la raccolta per la primavera. In questo caso potrai optare per varietà tardive.
- Scegli una zona adeguata alle esigenze dei cavolfiori
Scegliere la zona adeguata è un passo fondamentale nella coltivazione dei cavolfiori.
Questi ortaggi hanno bisogno di un terreno ben drenato e ricco di sostanze nutritive, collocato in una posizione che garantisca loro una buona esposizione al sole.
Ecco le caratteristiche che deve avere la zona in cui deciderai di coltivare i cavolfiori:
- nell’ultimo anno il terreno non deve aver ospitato altri ortaggi appartenenti alla famiglia delle brassicacee, in quanto potrebbero aver proliferato alcuni agenti contaminanti;
- la zona deve essere esposta ad almeno 6 o 8 ore di luce solare diretta al giorno;
- assicurati che il terreno sia ben drenato, per evitare ristagni d’acqua;
- assicurati di disporre dello spazio necessario, le piante di cavolfiore tendono a espandersi molto e per questo motivo dovrebbero essere distanti circa 40/50 cm l’una dall’altra;
- Prenditi cura del terreno in cui coltiverai i cavolfiori
Per ottenere un raccolto abbondante e di qualità, il terreno in cui coltivare i cavolfiori deve necessariamente avere le seguenti caratteristiche:
- dev’essere soffice, in modo da permettere alle radici fittonanti del cavolfiore di svilupparsi senza difficoltà;
- deve avere un pH compreso tra 6,0 e 7,5;
- come già detto, deve essere spazioso e ben lavorato;
- dev’essere umido ma non bagnato, i ristagni d’acqua potrebbero favorire la formazione di muffe e malattie fungine;
- deve avere un’alta concentrazione di nutrienti, soprattutto azoto, zolfo e calcio.
Nel caso nel tuo terreno manchino alcune di queste caratteristiche, potrai rimediare con concimazioni (meglio se naturali!) e la lavorazione manuale.
Concime naturale a base di magnesio e potassio
- Pianta i cavolfiori
Generalmente il cavolfiore non viene piantato direttamente nell’orto ma seminato in casa o all’interno di un vaso in modo da proteggere la piantina dalle intemperie e farla sviluppare al meglio.
Il seme deve essere piantato a circa mezzo centimetro di profondità e ha bisogno di una costante irrigazione.
Una volta che la piantina sarà alta tra i 10 e i 15 cm, dopo circa un mese dalla semina, potrai trapiantarla nel tuo orto. Nota bene che anche queste tempistiche dipendono dalle condizioni climatiche della tua zona!
Crea dei fori nel terreno adeguatamente distanti tra loro e pianta le piantine di cavolfiore, assicurandoti di coprire accuratamente i semi con uno strato di terra.
Ricorda che i cavolfiori hanno bisogno di circa 40/50 cm di spazio tra loro per crescere in modo sano.
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- Coltiva i cavolfiori
La coltivazione dei cavolfiori richiede una particolare attenzione. Questo ortaggio ha infatti bisogno di essere costantemente nutrito con acqua e sostanze nutrienti.
Assicurati dunque di irrigare il terreno all’occorrenza, tenendo d’occhio le precipitazioni ed evitando di esagerare: i ristagni d’acqua possono creare le condizioni ideali per la proliferazione delle malattie fungine!
Assicurati anche di tenere libero il terreno dalle piante infestanti, in quanto potrebbero sottrarre ai cavolfiori acqua e preziosi nutrienti. Quando le piantine cominceranno a crescere, procedi con la pacciamatura.
Dovrai anche proteggere i cavolfiori dalle malattie e dagli insetti dannosi. Puoi farlo utilizzando delle coperture per il suolo o delle reti per tenere lontani gli insetti.
Valuta l’uso di macerati naturali e fertilizzanti, tenendoti alla larga dai prodotti chimici.
L’eccessiva esposizione alla luce solare potrebbe far assumere alla testa del cavolfiore un colore giallognolo e peggiorarne la qualità.
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Se necessiti di un ottimo concime a base naturale ti consiglio il Solabiol Orti e Giardini, io lo utilizzo nella prima fase di crescita delle piantine e per le fragole:
APPROFONDIMENTO: uso del Solabiol per le piantine da orto!
- Raccogli i cavolfiori!
Quando l’infiorescenza del cavolfiore è grande e compatta, significa che è arrivato il momento della raccolta. Puoi approfondire il corretto periodo di raccolta qui.
È fondamentale che i cavolfiori vengano raccolti prima che i fiori della testa comincino a separarsi.
Se, malauguratamente, non dovessero essere pronti prima dell’avvento delle gelate, proteggili con il TNT (tessuto non tessuto).
Ora sai come si coltivano i cavolfiori!
Grazie a questo articolo hai potuto scoprire come si coltivano i cavolfiori e quali sono le sue proprietà!
Seguendo passo a passo i miei consigli potrai assicurarti un raccolto abbondante e di qualità.
Buon lavoro!
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